lunedì 4 agosto 2008

Osho e i segreti della gioia

OSHO
I SEGRETI DELLA GIOIA - BOMPIANI

"I problemi della vita possono essere risolti solo quando diventi profondamente radicato nell'esistenza. Se voli nei pensieri, ti allontani dalle radici, e piu' sei distante, meno possibilita' hai di risolvere alcunche'. Al contrario, ogni cosa si fara' piu' confusa e intricata. E piu' sara' intricata, piu' penserai e ti allontanerai. Attento al pensiero!"Osho
Anche ne "I segreti della gioia" Osho commenta altre e nuove tecniche di meditazione, sempre contenute nel Vigyana Bhairava Tantra: la Summa per eccellenza rispetto alle tecniche di meditazione della tradizione orientale. Infatti, come Osho stesso ha chiarito: "Esistono centododici metodi di meditazione e non e' possibile aggiungerne altri. Questi metodi sono stati ideati da Shiva, forse diecimila anni orsono e sono stati raccolti e tramandati nel Vigyana Bhairava Tantra. Questo testo completa l'intera scienza della ricerca interiore: gli altri metodi possibili sono solo modificazioni di quelli qui presentati. Qui sono contemplate tutte le tipologie di esseri umani: sicuramente, con un po' di esercizio chiunque vi trovera' il metodo che si adatta a lui. E di certo, se non lo trovasse, difficilmente potra' trovarlo altrove. Questi sono i metodi piu' antichi di cui si abbia traccia, ma si puo' anche dire che sono i piu' recenti, poiche' nulla vi puo' essere aggiunto: contemplano tutte le possibilita', l'intera gamma di strategie utili a ripulire la mente e a trascenderla".Si tratta di tecniche che a volte possono lasciare dubbiosi, per l'estrema semplicita'. Ma, prima di dire che queste tecniche non fanno per te, prima di ritenerti un caso disperato, e' consigliabile provare, anche a caso, qualcuno dei metodi che Osho ripropone, dopo averli ripuliti dalla polvere del tempo, liberati dall'ermetismo di una tradizione orale che inevitabilmente usava una telegraficita' difficile da comprendere, rendendo accessibili alla nostra mente contemporanea quelle vette di saggezza. E l'aiuto di Osho e' importante, anche in un altro senso: profondo conoscitore dell'animo umano, abile scrutatore della mente e dei suoi meccanismi, Osho aiuta a mettere a fuoco processi inconsci, dinamiche mentali e quant'altro ci impedisce di esistere al massimo delle nostre potenzialita', proprio perche' porta a colorare la vita con ombre oscure e vaghe, annullando ogni vitalita' e distorcendo il reale, rispetto a cio' che e'.
Ecco perche' ai capitoli in cui presenta e spiega le tecniche di meditazione, si alternano capitoli in cui risponde alle domande dei ricercatori che, all'epoca di questi discorsi, vivevano intorno a lui. In questo modo, il messaggio torna a essere elementare, ma al tempo stesso tocca il nocciolo della questione: come tornare al proprio volto originale e da li' iniziare a vivere una vita nuova.

fonte www.meditare.it
da oshoba

mercoledì 23 luglio 2008

Sai Baba

L'insegnamento di Sathya Sai Baba si fonda sul concetto che l'uomo sia essenzialmente divino e che debba quindi impegnarsi a riscoprire la propria natura divina.

Sathya Sai Baba ha più volte affermato di non voler fondare una nuova religione, né una setta o un nuovo credo, o di volere raccogliere proseliti; nonostante sia nato in un contesto induista, il suo messaggio vuole essere «universale» e si rivolge indistintamente ai fedeli di tutte le religioni a cui raccomanda la sincera adorazione di Dio nelle forme e nei mezzi propri di ciascuna religione: cardine del suo insegnamento è infatti l'unità delle religioni e delle discipline spirituali, concepite come strade differenti verso l'unico Dio. Molta importanza è data al canto devozionale e alla preghiera, al servizio altruistico disinteressato (seva), e allo studio della spiritualità attraverso i testi sacri e spirituali di ogni tradizione o cultura.

Afferma inoltre che l'essere umano, per potersi definire tale, dovrebbe vivere secondo cinque valori principali, i cosiddetti Valori umani, presenti – seppur in modo latente – in ogni individuo: Verità, Amore, Pace, Rettitudine e Non-violenza; la cui costante e progressiva riscoperta e messa in pratica costituisce la «vera essenza della ricerca spirituale».


« C'è una sola razza: la razza dell'umanità.
C'è una sola religione: la religione dell'Amore.
C'è un solo linguaggio: il linguaggio del cuore.
C'è un solo Dio: Egli è onnipresente. »

(Sathya Sai Baba)

Nel 1963 è sorta l'Organizzazione Sathya Sai, organizzazione spirituale non-religiosa e senza fini di lucro o di proselitismo, attualmente attiva in 137 nazioni, fondata con lo scopo di aiutare le persone a «riscoprire la propria natura divina».

Alcune massime di Sathya Sai Baba

  • Ama tutti, servi tutti - Aiuta sempre, non ferire mai (Love all, serve all - Help ever, Hurt never)
  • Dio è dentro di te. Scoprilo!
  • Il servizio reso all'uomo è servizio reso a Dio.
  • Comincia il giorno con Amore, riempi il giorno con Amore, trascorri il giorno con Amore, termina il giorno con Amore: questa è la strada che conduce a Dio.
  • Se le malattie e le sofferenze non fanno distinzione tra ricchi e poveri, perché dovremmo farlo noi?
  • La mia vita è il mio messaggio.
  • Amate voi stessi perché incarnate Dio; amate e servite gli altri, perché incarnano Dio che parla ed agisce per mezzo loro.

Popolarità e fenomeni "sovrannaturali" [modifica]

La popolarità di Sathya Sai Baba in occidente è dovuta in buona parte all'opera dei mass media, al sempre crescente interesse di questi ultimi non tanto verso il suo messaggio e le sue opere, quanto verso la presunta sovrannaturalità di numerose azioni, episodi ed eventi, che lo riguardano in modo più o meno diretto.

Migliaia di testimoni riportano di vedere Sai Baba compiere ogni giorno miracoli di varia natura, come le levitazioni, le apparizioni a distanza, le cosiddette materializzazioni di oggetti di svariate dimensioni (tra cui anelli, collane, o la sacra cenere Vibhuti), benché non esistano prove dell'esistenza di questi fenomeni, ed essi siano oggetto di controversia. Durante la festività di Mahashivarathri, dopo un lungo discorso, è solito far fuoriuscire dalla bocca uno o più Lingam, sfere d'oro (o altri materiali) dalla forma ovale.

Nonostante sia estremamente elevato il numero di persone che vengono a conoscenza di Sai Baba grazie alla popolarità di questi fenomeni, egli sostiene di non darvi importanza, raccomandando ai devoti di fare altrettanto, definendoli semplici stratagemmi per attirare l'attenzione sul reale contenuto del suo messaggio.

Le opere sociali [

L'impegno di Sathya Sai Baba nel campo del sociale si concretizza in numerosi progetti di natura umanitaria e filantropica in India, ispirati o portati avanti da egli stesso. Questi progetti (definiti, a seconda della tipologia, SocioCare, EduCare e MediCare) includono:

  • la costruzione di campi medici e ospedali (tra cui il policlinico Puttaparthi Super Speciality Hospital), in cui gli interventi vengono eseguiti gratuitamente;
  • il “progetto acqua potabile”: un sistema di filtraggio, depurazione e distribuzione dell'acqua ad oltre 1000 villaggi rurali (circa due milioni di persone servite);
  • il progetto Sathya Sai Gange, un grande canale artificiale per portare acqua nella regione di Madras, caratterizzata dalla siccità;
  • l'apertura di numerosi istituti scolastici gratuiti, da elementari a università.
  • Altre iniziative analoghe portate avanti dall'Organizzazione Sathya Sai in tutto il mondo.

Riconoscimenti

  • L'11 settembre 2005 in un incontro pubblico su Sathya Sai a St. Louis, Missouri, Stati Uniti d'America, Francis G. Slay (il sindaco della città) come atto di riconoscimento a Sathya Sai Baba e alle sue opere, ha emanato un proclama ufficiale in cui si dichiara questa giornata "Giorno di Sathya Sai Baba" nella città di St. Louis [1].
  • il 23 novembre 2005 (giorno dell'80° compleanno di Sai Baba), con un proclama analogo, Jim Dailey (sindaco di Little Rock, Arkansas, Stati Uniti) ha dichiarato questa giornata "Giorno di Sathya Sai Baba" nella città di Little Rock[2].
  • La Regina Elisabetta ha recentemente conferito all'Ala Giovani dell'Organizzazione Sathya Sai del Regno Unito il Premio Duca d'Edimburgo, un programma internazionale di leadership in azione, non competitivo e legato ad attività culturali e di servizio, istituito nel 1956 dal suo fondatore e patrono, il Principe Filippo.

fonte www.wikipedia.it

martedì 22 luglio 2008

sabato 19 luglio 2008

martedì 15 luglio 2008

Vedute sul mondo reale di Gurdjieff

La Storia, come pluriverso di eventi, personaggi, intrecci mitopoietici complessi o meno, dispone sul suo palcoscenico ciclicamente personaggi che nel bene e nel male lasciano una loro impronta ... indelebile! In un'epoca come la nostra di incalzante relativismo etico, parafrasando Frankena, pare neccessario, oramai da copione per ogni cambio millennio, tentare di dare un equilibrio sempre più decisivo alla figura dell'uomo, che lentamente scompare ( scomparsa da intendersi nel senso di una perdita dei contorni categoriali di Soggettività), come giustamente rilevato da Franco Berardi (Bifo) nel suo Il Sapiente, il Mercante, il Guerriero per i tipi di DeriveApprodi, nel magma di società ipercomplesse dalla possente vettorialità caoide. Chiunque voglia capire qualcosa di se stesso, e voglia farlo lasciando tutto e inseguendosi attraverso le pagine di un libro, abbandoni definitivamente tutta quella produzione falso politically correct per lo spirito, da Coelho, a Bach, Bambaren, a Willy Pasini. Palliativi a buon mercato per chi soffre da stress per super-lavoro! George I. Gurdjeff, (1877-1949), nato nella Russia meridionale, da un ricco allevatore di pecore che godeva grande fama come narratore popolare, fu educato da prima alla grande tradizione orale propria delle regioni del Caucaso dove si incrociano culture diverse e antichissime, poi a rigorosi studi scientifici ed a una profonda educazione religiosa da sacerdoti armeni. Dopo aver viaggiato in Africa, Medio Oriente, Asia Centrale per raccogliere frammenti delle antiche tradizioni di saggezza, si dedicò a ricostruire organicamente la conoscenza della verità perduta e a trasmetterla agli occidentali attraverso l'insegnamento e più tardi, una serie di libri ancora oggi fondamentali per tutti coloro che sono interessati alla ricerca spirituale. Vedute sul mondo reale rappresenta un vero e proprio manuale di sopravvivenza per l'uomo contemporaneo. Gli insegnamenti di Gurdjieff si possono ritrovare "tra le righe" nella mistica musicale del grande cantautore italiano Franco Battiato, o nelle pagine del grande maestro Illuminato Osho. "Dove sei? chi sei? Cosa vuoi? Dove vuoi andare? Ti attende un viaggio lungo e difficile e non sai se ti potrai riposare. Ricordati dove sei e perchè sei lì. Non avere troppa cura di te, e rammenta che nessuno sforzo viene fatto mai invano". E ancora " ... se vuoi tutto devi sacrificare tutto, ma non per sempre!". Ogni parola, ogni sintagma, ogni proposizione di Gurdjieff nel suo Vedute sul mondo reale, ha la pesantezza di un macigno. Lo stile forse individuabile solo nella dimensione di un vocabolario proprio della Dogmatica, non appesantisce la lettura di questo sistema fondato sulla Legge dell'Ottava. Un percorso deduttivo e induttivo, quasi a circuito chiuso, che trova il suo principium individuationis nella Volontà dell'uomo. Parrebbe semplicistico, ma non lo é. Parliamo di un percorso ad ostacoli. Il lettore verrà catturato da strane tipologie di esercizi spirituali come quello dello STOP, o in dialoghi che hanno come oggetto la forza incommensurabile del cambiare le nostre abitudini. La Volontà di ciascuno di noi, può smuovere le montagne. Vedute sul mondo reale, é un libro particolare in quanto é il frutto di una serie di testimonianze di incontri tra Gurdjieff e i suoi allievi nei momenti più inattesi e nei luoghi più disparati. Il Lavoro sull'uomo comincia proprio attraverso questo libro!
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G.Y.

mercoledì 9 luglio 2008

Il Maestro Yogananda

Yogananda nacque a Gorakhpur (India) il 5 Gennaio 1893, con il nome di Mukunda Lal Gosh, in una agiata famiglia del Bengali. Nel 1910 Mukunda divenne discepolo di Swami Yukteswar Giri, a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya.
Laureatosi nel 1915 presso l'Università di Calcutta, entrò nell'ordine monastico degli Swami ricevendo il nome di Swami Yogananda (letteralmente "estasi", o ananda, "attraverso la divina unione", o yoga).
Nel 1920 giunse a Boston, negli Stati Uniti, in qualità di delegato indiano al Congresso Internazionale delle Religioni. Il suo intervento al Congresso (pubblicato successivamente con il titolo "La scienza della religione") fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo.
Sempre nel 1920 pose le basi della Self-Realization Fellowship, che dal 1925 avrebbe avuto sede stabile a Los Angeles, con lo scopo di diffondere nel mondo (secondo le rivelazioni ricevute – oltre che dal suo maestro – anche dal santo himalayano Babaji) la scienza del Kriya Yoga.
In America si dedicò a quest'opera di diffusione, tenendo lezioni e conferenze in cui illustrava gli antichi precetti della filosofia indiana, integrandoli con il Cristianesimo (nei suoi discorsi, Yogananda fa moltissimi riferimenti a Gesù), e iniziando migliaia di persone al Kriya Yoga (si parla di circa 100.000 iniziati nei suoi 32 anni di attività negli Stati Uniti; Roy Eugene Davis, suo discepolo diretto, ha citato questo numero nel suo libro "Paramahansa Yogananda così come l'ho conosciuto" e in alcune copie del magazine "Truth Journal" pubblicate negli Stati Uniti dalla CSA Press).
L'anno 1935 segna l'inizò di un lungo viaggio di 18 mesi tra l'Europa e l'India, nel corso del quale ebbe modo di incontrare diverse carismatiche personalità, come il Mahatma Gandhi (che, stando al racconto di Yogananda stesso pubblicato sul libro "Autobiografia di uno yogi" chiese di essere iniziato alla tecnica del Kriya Pranayama). Fu in questi anni che il suo guru Sri Yukteswar gli conferì il più alto titolo monastico di Paramahansa (Cigno Supremo).
I suoi insegnamenti sono contenuti in molti suoi libri; da citare Autobiografia di uno Yogi, una delle opere sulla filosofia indiana più famose ed apprezzate in occidente, divenuto un vero e proprio best-seller spirituale. Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1946, questo libro è stato pubblicato in tutto il mondo e tradotto in numerose lingue. La versione italiana risale ai primi anni settanta.
Yogananda morì coscientemente il 7 marzo del 1952 a Los Angeles, alla fine di una conferenza.

Organizzazioni
L'organizzazione fondata da Yogananda (Self-Realization Fellowship) pubblica i suoi scritti, le letture, le Self-Realization Lessons che vengono spedite per uno studio a domicilio. La società comprende anche templi, ritiri e centri di meditazione nel mondo intero. Il Worldwide Prayer Circle è uno strumento di preghiera per aiutare coloro che ne hanno bisogno. Il quartier generale Orientale del lavoro di Paramanahsa Yogananda (conosciuto come Yogoda Satsanga Society of India) è stabilito a Dakshineswar, vicino a Calcutta, e serve centri e gruppi di meditazione in tutta l'India. Il primo presidente dell'organizzazione fu lo stesso Yogananda, mentre dal 1955 riveste questa carica Sri Daya Mata, una delle prime e più intime discepole del maestro.
Dall'insegnamento di Yogananda ha avuto origine anche l'associazione Ananda, fondata da uno dei suoi ultimi discepoli ancora viventi, Swami Kriyananda (Donald Walters), tutt'ora presente con varie comunità in tutto il mondo. Altri suoi discepoli hanno fondato proprie organizzazioni. Tra essi ricordiamo Swami Premananda (Self-Revelation church), Yogacharya Oliver Black (Song of the morning ranch) e Roy Eugene Davis (Center for Spiritual Awareness).

venerdì 4 luglio 2008

Frammenti di un insegnamento sconosciuto di P.D. Ouspensky

Una lucida esposizione dell'aspetto pratico dell'insegnamento di Gurdjieff.
Un totale approfondimento dei problemi della vita e delle norme più dirette ed elementari per rendere migliore l'esistenza dell'uomo.Nei suoi viaggi in tutto il mondo alla ricerca di un insegnamento che risolvesse il problema del rapporto dell'Uomo con l'Universo, Ouspensky, nel 1915, conobbe George Ivanovic Gurdjieff, che gli rivelò un sistema di insegnamenti di vitale importanza per l'umanità del tempo presente.
Questo libro, che riporta con fedeltà gli ammaestramenti orali ricevuti dal maestro e le esperienze vissute al suo fianco per otto anni, può essere paragonato alla testimonianza che Platone ci ha lasciato della vita e delle parole del suo maestro, Socrate.
Nella sua diretta semplicità, Frammenti di un insegnamento sconosciuto non solo dà al lettore l'assoluta convinzione che Ouspensky scoprì un sistema di conoscenza valido e reale sull'Uomo e sull'Universo, ma lo assicura inoltre dell'esistenza di un insegnamento pratico per la condotta della vita.
Queste pagine non contengono teorie filosofiche o psicologiche, bensì un approfondimento totale dei problemi della vita e delle più dirette istruzioni per il miglioramento dell'esistenza dell'uomo.